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Documenti d’identità falsi: il notaio è responsabile.

Documenti d’identità falsi: il notaio è responsabile.
Cassazione (Civile Ord. Sez. 2 Num. 15490 Anno 2023). Nel caso concreto il notaio ha identificato le parti sulla base di carte di identità successivamente risultate non autentiche, che ha fotocopiato e di una procura speciale a vendere la cui sottoscrizione è poi risultata apocrifa. Secondo la Cassazione l’art. 49 della l. notarile secondo il quale il notaio deve essere certo della identità personale delle parti e può raggiungere tale certezza, anche al momento dell’attestazione, con la valutazione di “tutti gli elementi” atti a formare il suo convincimento, contemplando, in caso contrario, il ricorso a due fidefacienti da lui conosciuti, va interpretato nel senso che il professionista, nell’attestare l’identità personale delle parti, deve trovarsi in uno stato soggettivo di certezza intorno a tale identità, conseguibile, senza la necessaria pregressa conoscenza personale delle parti stesse, attraverso le regole di diligenza, prudenza e perizia professionale e sulla base di qualsiasi elemento astrattamente idoneo a formare tale convincimento, anche di natura presuntiva, purché, in quest’ultimo caso, si tratti di presunzioni gravi, precise e concordanti; l’accertamento relativo è demandato al giudice del merito, il cui giudizio è incensurabile in cassazione se motivato in maniera congrua e logica. Pertanto il notaio non assolve all’obbligo di adeguata diligenza professionale sancito dall’art. 49 della legge notarile poiché la sua certezza soggettiva dell’identità delle parti, raggiunta al momento dell’attestazione, non è stata conseguita attraverso elementi presuntivi gravi, precisi e concordanti. (Nel caso in esame, ad esempio, attraverso un certificato anagrafico richiesto il Notaio avrebbe potuto accorgersi della falsità dei documenti d’identità esibiti dai contraenti in considerazione della discordanza, ad esempio, tra il numero di iscrizione all’anagrafe comunale riportato sulla carta d’identità e quello recato dalla certificazione anagrafica (autentica)